Forgio la mia carne
violandone la natura
e del telaio osseo
reinvento una struttura

da troppo crocefisso
alla spina dorsale
le vertebre si annodano
formando una spirale

seguendo il ritmo idiota
di una cacofonia
le forme abbandonano
la rigida simmetria

genuflettendomi su me stesso
la testa al torso piego
seguendo le istruzioni
di questo bizzarro lego