Scarponi corazzati dall’aria consunta
lenti telescopiche
deformano una faccia smunta

a cavallo di un destriero sferragliante
zigzagando agile
con quell’aria incurante

di chi assiste allo spettacolo senza esserne attore
una nota sorda
sovrastata dal fragore

di questa cacofonia
lo scorrere della vita
che alimenta l’agonia

e ti rende prigioniero di memorie accatastate
ma ora non resta che cenere
tra le pagine bruciate